L’ALMA è nata dalla passione del Cardinale Francesco Roberti. Ce lo dice il Cardinal Roberti stesso nel primo numero del periodico religioso informativo “ALMA” del 30 aprile 1959. “Cari marchigiani, vi presento la nuova associazione. Essa prende il nome dalla più insigne e venerata gloria delle nostre Marche, la Santa Casa di Loreto, e perciò si intitola Lauretana. Ha lo scopo di conservare, favorire, sviluppare in noi tutti quei sentimenti cristiani e quella pratica di vita cristiana che costituiscono l’eredità più preziosa e il principio più fecondo dell’attività della nostra gente. Essa è pronta a dar vita e incremento a tutte quelle iniziative sociali, che germogliano e fioriscono sempre dove si conserva la fede e regna la Carità di Cristo…” |
Il Cardinale Francesco Roberti |
L’ALMA non solo rispetterà il campo occupato delle altre associazioni marchigiane ( e cioè il Pio Sodalizio dei Piceni germinato dalla carità cristiana dei donatori del Seicento, la benefica Mutua tra i marchigiani e il Circolo Marchigiano) ma procurerà di collaborare con esse per il raggiungimento dei fini comuni che sono quelli della sanità e del benessere spirituale e materiale di tutti i marchigiani. Diciamo di tutti i marchigiani perché l’Alma benché abbia sede a Roma e conti particolarmente per i marchigiani residenti nella città eterna, intende mantenere vivi contatti con i fratelli delle Marche e di quelli sparsi nel mondo per favorire aiuti scambievoli e far sì che la famiglia marchigiana si conservi e prosperi ovunque. La costituzione dell’associazione è avvenuta il 10 dicembre del 1960 primariamente in campo canonico con un decreto firmato per la Diocesi di Roma dall’ E.mo Cardinale Clemente Micara, Vicario Generale, e del Cardinale Roberti per l’associazione dopo l’approvazione del Pontefice Papa Giovanni XXIII. Questo evento ha fatto da premessa a quanto avvenuto nei due anni successivi da parte dello stesso Pontefice che dispose di peregrinare al Santuario di Loreto per implorare la Protezione Celeste dalla Vergine Lauretana prima di indire il Concilio Ecumenico Vaticano II. |
L’Alma ricevette nuovo impulso e nuovo incoraggiamento ad operare, partecipò con entusiasmo agli incontri e alle feste conciliari. Uno dei fatti più importanti fu il frequenti incontro tra i Vescovi e i soci, che trovandosi a Roma si radunavano in San Salvatore in Lauro o in parrocchie particolari. |