Ricordo quando ero bambino i racconti di mia zia Lucia degli incontri all’Alma.
Ero piccino e per me Alma era l’associazione di cui parlavano tanto gli zii.
Fu grande lo stupore quando un’estate in centro con gli amici, conoscemmo dei ragazzi spagnoli e cercando di capirci spuntò l’alma. Parlavo con una di loro nel mio spagnolo maccheronico, con equivoci genere “Totò e Peppino a Milano”, dell’associazione ed ella di altro finendo quindi a ridere!
Con il passare del tempo ho scoperto dapprima l’utilizzo di Alma come nome di persona (donna ma anche uomo), poi per creature leggendarie come quelle che i Mongoli dicono abitino le loro montagne e ancora in vacanza con l’antica squadra di calcio Alma Juventus Fano ed Alma Juventus Nuoto Fano, organizzatrice della “Nutata Longa” la nota manifestazione di nuoto in mare aperto.
Certo questa bellissima parola latina, quando il 15 dicembre 1960 la nostra associazione fu riconosciuta canonicamente era, a differenza di oggi, poco usata.
C’era già l’Alma Mater Studiorum-Università di Bologna, probabilmente la più antica università del mondo occidentale (e tra le più prestigiose). Poi è nata la Fondazione Alma Mater.
Sempre in tema di università a livello nazionale è sorto AlmaLaurea, il consorzio che rende disponibili on-line i curricula di giovani laureati per facilitare l’incontro con le aziende che offrono lavoro.
Rimanendo sulla scuola, per gli appassionati di cucina è stata fondata la scuola internazionale di cucina italiana ALMA.
La nostra associazione ha contribuito a diffondere il nome Alma fondando nel 1976 e 1977, ALMA Canada a Montreal e ALMA Venezuela.
E non è tutto. Un giorno ho fatto una piccola ricerca su Internet con un motore di ricerca, scrivendo semplicemente “Alma”. Sono comparse 500.000 pagine in italiano e poi 70.000.000 di pagine nel Web piene di link con questa parola, che portavano a radio, alberghi, società interinali, tipografie, società finanziarie, produttori di prefabbricati, biblioteche digitali, atelier di alta moda, agriturismi, piscine, editori, aziende di raffinazione del petrolio, importatori di birra!
Per non parlare delle associazioni culturali trovate: di medici, di artisti, di flamenco, per attività concertistiche, femminili, per laboratori di recitazione, acronimi di agenzie per la mobilità, per un turismo responsabile, per la salute, sportive, per l’Africa, per la famiglia, e molto altro ancora.
Evidentemente alcune parole attraggono molto più di altre.
Come disse Pablo Neruda ci sono parole che <<[…] brillano come pietre preziose, saltano come pesci d’argento, sono spuma, filo, metallo, rugiada. È uno di quei vocaboli per i quali tutto sta nella parola… Sono antichissime e recentissime… si aspettano golosamente, si spiano, finché ad un tratto cadono>>.
È il caso di Alma: l’unico nome per la nostra associazione. Alma evoca il luogo dell’anima, dove si incontrano senza indugio le generosità umane ed un mare di bellezze che convergono con uno scopo unico: guardare fuori, per trovare ciò che c’è dentro.
Ma la giusta collocazione della parola Alma è nel discorso del Santo Padre, in occasione della XXI GMG, in cui il 9 aprile 2006 disse:
<<[…] il concetto ebraico "dabar", abitualmente tradotto con il termine "parola", sta a significare tanto parola che atto. Dio dice ciò che fa e fa ciò che dice…La presenza amorevole di Dio, attraverso la sua parola, è lampada che dissipa le tenebre della paura e rischiara il cammino anche nei momenti più difficili.>>
Nel nostro piccolo Alma è la sintesi dei nostri obiettivi.